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Antonio Serafini 
avvocato e revisore contabile

Benvenuti sul sito di Antonio Serafini, l'avvocato opera nell’ambito del network "Legal Consulting International”
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Antonio Serafini


L’avvocato e revisore contabile Antonio Serafini ha studio in Roma.
Opera nell’ambito del network “Legal Consulting International”, composto da 20 professionisti italiani e numerosi corrispondenti esteri (soprattutto in Spagna e India).
E’ inoltre consulente tecnico della Procura della Repubblica di Napoli.

Aree di specializzazione


Servizi Legali


I servizi legali spaziano nei seguenti campi: contrattualistica nazionale e internazionale; costruzione ed implementazione di sistemi di tutela corporate, antiriciclaggio e antifrode, contenzioso tributario, commerciale, bancario e fallimentare
  L’attività di punta consiste nella consulenza aziendale in house: il cliente viene accompagnato in ogni aspetto rilevante sotto il profilo legale, sia nell’attività ordinaria che nelle operazioni straordinarie o comunque di particolare complessità e delicatezza. In tal modo, oltre ai tradizionali servizi legali, viene garantito un efficace controllo interno nonché l’approntamento di tutti quegli adempimenti necessari per l’allineamento dell’azienda ai requisiti ed alle prassi obbligatorie, imposte da numerose leggi:
 Normativa antiriciclaggio: direttive europee e norme nazionali di recepimento; 
Normativa anticorruzione: L 190/2012;
 Modello di organizzazione e gestione; organismo di vigilanza: D.Lgs. 231/01;
Qualifica e valutazione delle controparti; 
Normativa privacy e protezione dei dati personali; 
Servizi a supporto del dirigente preposto al bilancio: L. 262/05; 
Whistleblowing: software specifico per la gestione degli adempimenti;
Consulenza e supporto al consiglio d’Amministrazione negli adempimenti specifici: dall’analisi e approfondimento delle tematiche da trattare alle implicazioni di diritto societario.
L’adesione ai network legali suddetti consente comunque di fornire pronta ed esaustiva assistenza legale in tutti i campi del diritto, dal civile al penale, amministrativo, famiglia ecc., sia in Italia che all’estero. 

News


Autore: Antonio Serafini 10 mar, 2024
Circa due anni e mezzo (ottobre 2021) fa abbiamo cominciato a parlare, proprio su questo sito, della tassazione degli influencer. In quell'occasione abbiamo dato uno sguardo al fenomeno nel suo complesso, individuando le principali fattispecie di tassazione. In questi due anni e mezzo la normativa è andata evolvendosi per adattarsi al nuovo fenomeno sociale e alla nuova tipologia di lavoro. Naturalmente l'evoluzione della normativa rimane molto più lenta dell'evoluzione della realtà, ma sono stati fatti importanti passi avanti. La Direttiva dell'Unione Europea nr 504 del 2021 è stata recepita nel nostro Paese a mezzo del Decreto legislativo nr. 32 del 2023. Proprio quest'anno, poi, l'Amministrazione finanziaria ha emesso sul tema una circolare, la numero 22931 del gennaio del 2024, ed infine è stato siglato un protocollo d'intesa tra l'Agenzia delle entrate e la Guardia di finanza, finalizzato a coordinare i controlli dell'Amministrazione finanziaria nello specifico settore. Le norme europee e nazionali nonché le circolari amministrative puntano sull’aspetto che evidentemente è il più facile da mettere ed anche quello più remunerativo e interessante ai fini della tassazione: in sostanza è stato previsto l'obbligo per qualunque piattaforma digitale comunitaria (ma anche extracomunitaria nel caso in cui sia visibile nel territorio comunitario) di dichiarare le somme versate agli influencer. In tal modo gli ispettori hanno a disposizione un dato certificato e rilevante, da cui partire per una serie di controlli incrociati sia sul tenore di vita, spesso ostentatamente esibito dall'influencer, che sulle effettive dichiarazioni fiscali presentate. Ciò naturalmente in caso di dichiarazioni presentate. La cronaca di questi giorni ci riporta alcuni esempi di influencer che erano del tutto sconosciuti al fisco. Peraltro si tratta di persone che operano in settori borderline , come la produzione di contenuti per adulti, a loro volta soggetti ad una c.d. “tassa etica”. In questo caso però non può essere difficile per l'amministrazione finanziaria risalire all'identità degli influencer proprio perché una delle modalità, anzi la più evidente, di svolgimento di questa particolare attività è proprio la pubblicizzazione della propria persona, attraverso i canali social; canali dunque facilmente accessibili da chiunque ed in particolar modo dall’amministrazione finanziaria. Sembra quindi che i tempi siano maturi per u  na tanto attesa operazione di equità fiscale.
Autore: Antonio Serafini 08 feb, 2024
Conseguenze della violazio  ne dei postulati di redazione del bilancio
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