CONTROLLI FISCALI SUGLI INFLUENCER

Circa due anni e mezzo (ottobre 2021) fa abbiamo cominciato a parlare, proprio
su questo sito, della tassazione degli influencer. In quell'occasione abbiamo
dato uno sguardo al fenomeno nel suo complesso, individuando le principali
fattispecie di tassazione.
In questi due anni e mezzo la normativa è andata evolvendosi per adattarsi al
nuovo fenomeno sociale e alla nuova tipologia di lavoro. Naturalmente
l'evoluzione della normativa rimane molto più lenta dell'evoluzione della realtà,
ma sono stati fatti importanti passi avanti.
La Direttiva dell'Unione Europea nr 504 del 2021 è stata recepita nel nostro
Paese a mezzo del Decreto legislativo nr. 32 del 2023. Proprio quest'anno, poi,
l'Amministrazione finanziaria ha emesso sul tema una circolare, la numero
22931 del gennaio del 2024, ed infine è stato siglato un protocollo d'intesa tra
l'Agenzia delle entrate e la Guardia di finanza, finalizzato a coordinare i controlli
dell'Amministrazione finanziaria nello specifico settore.
Le norme europee e nazionali nonché le circolari amministrative puntano
sull’aspetto che evidentemente è il più facile da mettere ed anche quello più
remunerativo e interessante ai fini della tassazione: in sostanza è stato previsto
l'obbligo per qualunque piattaforma digitale comunitaria (ma anche
extracomunitaria nel caso in cui sia visibile nel territorio comunitario) di
dichiarare le somme versate agli influencer.
In tal modo gli ispettori hanno a disposizione un dato certificato e rilevante, da
cui partire per una serie di controlli incrociati sia sul tenore di vita, spesso
ostentatamente esibito dall'influencer, che sulle effettive dichiarazioni fiscali
presentate.
Ciò naturalmente in caso di dichiarazioni presentate. La cronaca di questi giorni
ci riporta alcuni esempi di influencer che erano del tutto sconosciuti al fisco.
Peraltro si tratta di persone che operano in settori borderline , come la
produzione di contenuti per adulti, a loro volta soggetti ad una c.d. “tassa
etica”. In questo caso però non può essere difficile per l'amministrazione
finanziaria risalire all'identità degli influencer proprio perché una delle
modalità, anzi la più evidente, di svolgimento di questa particolare attività è
proprio la pubblicizzazione della propria persona, attraverso i canali social;
canali dunque facilmente accessibili da chiunque ed in particolar modo
dall’amministrazione finanziaria.
Sembra quindi che i tempi siano maturi per una tanto attesa operazione di
equità fiscale.




